La dura legge della Montagna

Da circa 20 giorni quotidianamente si parla di incidenti intercorsi in montagna.

Tutto questo tralasciando l’immane tragedia di un mese e mezzo fa a Rigopiano.

Cosa succede?

Si tratta di una “vendetta”, semplice fatalità, oppure incapacità?

Quando cito quest’ultima non intendo solo tecnica, ma anche e ancor più di saper valutare le situazioni, che in montagna raramente danno una prova d’appello.

Leggendo un pezzo scritto dalla guida Maurizio Gallo (leggi qui l’articolo) mi sentivo di condividere che la grande difficoltà spesso e’ quella di rimanere sempre sul pezzo, stare sempre attenti alle condizioni meteo, e spesso il saper rinunciare potrebbe essere la più grande vittoria.

Il pensiero va a Tamara Lunger ed all’immenso sacrificio fatto lo scorso anno sul Nanga Parbat, l’aver rinunciato ad 80 metri dalla vetta ha salvato l’impresa stessa, ma la sua non e’ stata solo una grande rinuncia fine a se stessa, e’ stato un inno alla vita, un’interpretazione magistrale dello spirito di cordata.

In seconda battuta c’e’ la considerazione che grazie all’avanzamento tecnologico dei materiali e soprattutto allo smodato utilizzo di internet per tutto quello che riguarda la montagna sempre più persone si sentono in grado di affrontare situazioni diversificate.

Ormai e’ possibile trovare recensioni per qualsiasi sentiero, via d’avventura, arrampicata, via alpinistica o sci-alpinistica.

La vera domanda però e’:

Chi ha scritto quella recenzione?

Aveva cognizione?

Sapeva realmente cosa stava facendo?

E’ un professionista, quindi in grado di valutare il vero grado di difficoltà?

Quali altre situazioni ha affrontato?

Purtroppo dal materiale scovato in rete non e’ possibile rispondere a molte di queste domande .

E quando anche le condizioni della montagna si fanno difficili, diventa difficile togliersi dai guai.

Ecco quindi che lo stare all’erta diventa fondamentale, ma ancor più lo e’ se si sta molto attenti prima, lasciandosi consigliare solo da persone con provata esperienza o anche da conoscenti di cui si conosce il curriculum montano.

Affidereste la vostra vita ad uno sconosciuto?