Le mie montagne

Son quelle che riesco a guardare da casa mia, che mi fanno sentir sicuro , che mi dicono anche quando i giorni si fanno pesanti che loro son li ad aspettarmi.
Proprio quelle straziate dal terremoto, all’alba rivelatrice di un mondo che non c’era più, a tutte le volte che dalla croce con qualcuno vicino o lontano giocavamo a riconoscere i Borghi, alla linea dei laghi e del mare all’orizzonte.
Di tutti i pranzi ritardati o cene di mezzanotte al Bar Sibilla a Pretare di ritorno da un’intervento oppure al caff andando verso il Vettore.
Si proprio Lui finito in tutti i Tg per la faglia assassina, ma non ce la faro’ mai ad odiarla, lo sguardo quando le settimane si fanno un po’ troppo dure sara sempre rivolto a lui che da non troppo lotano sovrasta la citta’ di Ascoli P.
Il popolo della montagna non molla ed anche se adesso siamo feriti, torneremo dove abbiamo sempre voluto essere, dove l’aria e’ piu’ sottile ed il cielo piu’ limpido, dove si impara a convivere con il meteo volubile e con la troppa libertà.